Novità dal progetto adozioni

Il progetto “adotta un contadino” è arrivato al quarto anno dalla sua attivazione. Inizialmente avevamo selezionato quei contadini che avevano parcelle di terreno ai bordi della foresta. Questi terreni sono i terreni più fertili in assoluto, perché beneficiano ancora della sostanza organica che si era formata quando ancora erano foresta. Tali terreni sono stati incendiati dai contadini e di conseguenza ne sono diventati i proprietari. Questi terreni sarebbero soggetti ogni anno all’incendio da parte dei contadini proprietari a scopo di volerli coltivare con riso, mais e fagioli, rischiando poi che il fuoco si propaghi nella foresta naturale.

Con il progetto adozioni, abbiamo interrotto questo triste ciclo e abbiamo proposto ai contadini di coltivare su questi terreni vaniglia, caffè e pepe selvatico che per crescere hanno bisogno di fertilità e non è assolutamente più necessario utilizzare il fuoco. In altre parole per coltivare vaniglia, caffè e pepe selvatico non si può più utilizzare il fuoco, c’è bisogno di fare crescere molte altre piante per fare ombra e tali terreni rappresentano vere e proprie barriere naturali perché il fuoco non si propaghi in foresta naturale.

Dopo tre anni di attuazione, ci siamo accorti però che i risultati, ossia che i frutti, tardano ad arrivare a causa dell’eccessiva ombra e freddo di questi terreni posti nelle zone dei versanti più elevati. L’umidità eccessiva permette poi lo sviluppo della ruggine del caffè arabica.

Dunque da circa un anno abbiamo aggiunto una nuova strategia di lavoro, ossia oltre alla gestione dei terreni posti ai bordi della foresta aiutiamo i contadini anche a coltivare terreni vicino a casa loro e lontano dalla foresta. Questi terreni sono coltivati ormai da decine di anni e sono di proprietà dei contadini. Noi li aiutiamo a piantare sempre vaniglia e caffè ma abbiamo aggiunto anche lo sviluppo dell’agroforesteria piantando specie agroforestali (tefrosia, Sesbania, dondonia, ecc) e fornendogli sementi di carote, cavoli, bietole e altre colture orticole. Gli forniamo innaffiatoi e vanghe in modo che possano lavorare questi terreni a terrazzi e innaffiare poi le piante orticole e da frutto. Tutto questo si contrappone al disboscamento, in quanto i contadini imparano a lavorare i propri terreni fuori dalla foresta e imparano a lavorarli in modo permanente.

La novità più rinfrancante è che comunque alcuni pochi contadini adottati hanno iniziato a raccogliere i loro primi frutti di caffè, vaniglia e pepe selvatico. In particolare per la vaniglia siamo riusciti a mettere insieme quasi 30 kg di prodotto fresco che lavorato e trattato ci donerà circa 5 kg di vaniglia pronta per l’uso. Abbiamo deciso di dare la priorità a voi adottanti per l’acquisto di questa vaniglia così preziosa e simo dunque qui a chiedervi se voi, che da tre anni sostenete questo progetto, avete intenzione di acquistare una parte di questa vaniglia. Per qualsiasi informazione potete scriverci personalmente al nostro indirizzo mail tsiryparma@gmail.com