Nuovi piani forestali per l’annata 2022

La collaborazione con Treedom, non cessa di aumentare e solidificarsi. L’obiettivo per il 2022 è di piantare all’incirca 160.000 piante, ossia più del doppio dell’ordine che avevamo nel 2021. E anche la lista delle specie è aumentata considerevolmente ed ora sono ben 19 le specie che moltiplichiamo nei nostri vivai: caffè arabica e robusta, papaie, acacie, tefrosie, mango, gliciridia, palissandro, limone, neem, ravintsara, tapia, sesbania, morenga, baobab, harofy, anacardo, tamarindo e mangrovie.

Operiamo in 5 distretti differenti, coinvolgendo circa 2.000 contadini e una settantina di associazioni e privati. Siamo riusciti a dare da lavorare in pochi anni ad almeno 15 tecnici ed una settantina di vivaisti.

Del resto il lavoro che ci attende nel 2022 non sono chiacchiere! La siccità crescente di anno in anno ci complica il lavoro, e trapiantare una pianta in ambienti in cui la pioggia si assenta per diversi mesi, da settembre a novembre, non è cosa facile. E’ necessario formare e preparare i contadini su tecniche che si premurano di proteggere le piantine dal sole cocente e dalla mancanza di acqua. Bisogna che comprendano di realizzare buchi di trapianto con dimensioni non inferiori ai 40 cm. La sostanza organica aggiunta nei buchi deve essere tanta e ben formata. E’ indispensabile realizzare pacciamatura e coprire le piantine con ombra artificiale. Si sensibilizza poi ad un approccio agroforestale che prevede l’associazione di piante da frutto, piante agro-forestali e ortaggi nella stessa parcella. Questo per aumentare la fertilità, creare un ambiente più fresco e protetto e aumentare la biodiversità con la speranza che le malattie trovino più difficoltà ad entrare nella parcella.

Insegniamo poi ai contadini a realizzare compost biologico e insetticida naturale.

Tutte queste tecniche vanno insegnate e spiegate ai contadini che si sentono sempre più impotenti a gestire le coltivazioni in ambienti sempre più ostili. Non è una lotta facile perché devono affrontare 2 cambiamenti contemporaneamente. Uno, quello di tecniche colturali nuove e l’altro, quello del cambiamento climatico.

Noi cerchiamo di fare l’indispensabile perché i contadini possano affrontare questi cambiamenti con il minimo disagio possibile e fornendoli di tutti i mezzi necessari per cercare di ottenere i migliori risultati. Oltre alle piantine, che vengono distribuite gratuitamente e alle formazioni realizzate da i nostri tecnici, li motiviamo con un appoggio economico di 16 centesimi per pianta sopravvissuta e trapiantata in modo corretto seguendo le nostre prescrizioni culturali. La cosa più complicata in tutto questo è la perseveranza e la determinazione che non deve mai venire a meno, soprattutto quando le piantine sono ancora piccole. Anche dopo 3 o 4 anni dal trapianto la pianta può venire bruciata dal sole se non accuratamente curata dal contadino. Anni fa questo non sarebbe mai successo e una pianta ben attecchita difficilmente sarebbe andata incontro alla morte. Oggi il compito è sempre più arduo mentre l’esigenza di piantare piante è sempre più pressante. Noi e Treedom cerchiamo insieme di inserirci nel mezzo di questo “disaccordo” per piantare piante in un ambiente sempre più ostile. Cerchiamo di produrre ossigeno e stoccare CO2 in un mondo che invece fa il contrario, cerchiamo di riportarci a galla per non restare soffocati nel fondo, cerchiamo di fare tutto questo per il bene di tutti e anche se siamo ben consapevoli di lottare contro i “mulini a vento” chiediamo che tutti si prendano cura di piantare almeno una pianta e appoggiarci in questa lotta unica ed indispensabile per tenere viva la speranza.