Tante anime, un solo cuore
Perché Vohidahy



La Foresta di Vohidahy, che delimita a nord il territorio occupato dalla sotto-etnia degli Zafimaniry, fa parte della Regione Amoron’i Mania, rinomata per essere la regione-capitale dell’artigianato malgascio, riferito principalmente all’arte scultorea che utilizza come materia prima il legno di palissandro.
Il comune di Vohidahy, adiacente all’omonima foresta, è formato dall’unione di otto villaggi, distribuiti lungo la valle di Vohidahy, che si trova a 45 km a Est di Ambositra.
Ci si può arrivare solo a piedi poiché qualsiasi altro mezzo motore è costretto a fermarsi 18 km prima. Di recente è possibile raggiungerlo anche attraverso moto.
Insieme al Parco di Fandrina-Marolambo, che confina ad essa sul lato nord e nord-est, la Foresta di Vohidahy rappresenta l’ultimo «serbatoio» per l’approvvigionamento di legno di palissandro degli artigiani d’Ambositra e per gli Zafimaniry.
Attualmente però, a seguito di varie ondate di prelievi illegali, i problemi di approvvigionamenti di tale legno e di altri legni pregiati, iniziano a farsi sentire a tal punto da mettere in serio pericolo l’esistenza delle specie con il rischio concreto di una loro scomparsa dalla Regione.
Il principale problema per la foresta, al di là dei prelievi non autorizzati, resta la pratica distruttiva del tavy, la tecnica ancestrale del taglia e brucia della vegetazione forestale per produrre nuovi terreni di coltura che ogni anno decima ettari ed ettari di foresta naturale, provocando una perdita enorme di biodiversità.
Le coltivazioni tipiche in questa regione sono principalmente riso, fagioli, manioca e canna da zucchero. Dalla coltivazione di canna da zucchero viene ricavata la taoka gasy, ovvero il rhum malgascio, che viene però prodotto e venduto illegalmente, procurando alla popolazione fondi illeciti oltre al grosso problema dell’alcolismo giovanile.
In questo quadro ricco di problemi, che gravano principalmente sull’ecosistema forestale, l’Associazione Tsiry Parma apporta il suo contributo per salvaguardare la Foresta di Vohidahy, responsabilizzando i membri dei VOI (Comunità Locali) ed apportando appoggi tecnici per una migliore gestione forestale.


Nel 2005, al terzo anno di scienze forestali, Nicola Gandolfi, l’attuale responsabile del Progetto, è partito per la sua prima missione verso Vohidahy, per effettuare una ricerca sull’ecologia del palissandro (Dalbergia monticola), supportato dall’ONG RTM (Reggio Terzo Mondo). Da lì sono stati installati i primi vivai in appoggio ai villaggi locali per la moltiplicazione di specie autoctone di foresta. L’accesso dell’ONG RTM ad ulteriori finanziamenti (Conservazione Internazionale del Madagascar prima e poi del MAE italiano) ha permesso di ingrandire e rafforzare l’intervento a Vohidahy e di sviluppare al meglio attività di sensibilizzazione, rimboschimenti, attività generatrici di reddito in appoggio alle comunità locali responsabili della gestione forestale.
A dicembre del 2012 il finanziamento MAE è terminato e il progetto di Vohidahy era destinato ad arrestarsi: è proprio da qui che nasce Tsiry Parma.
Piante prodotte nei vari anni
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Installazione del vivaio
Gennaio, 2008827 piante autoctone - 1.512 piante da frutto -
2014
Gennaio, 2014dal 2008 al 2014 i vivai di Vohidahy ed il vivaio di Ambositra hanno prodotto all'incirca 100.000 piante da frutto e piante autoctone che sono state distribuite gratuitamente ai contadini di Vohidahy e di Ambositra. -
2017
Gennaio, 2017Tsiryparma e Tsirymada ottengono un finanziamento dal Fondo per lo Sviluppo Agricolo (FDA) in Madagascar per la realizzazione di un progetto per la produzione di piante di caffè da dare ai contadini di Vohidahy. Vengono prodotte in 3 anni circa 50.000 piante di caffè. -
2019
Gennaio, 2019con l'inizio della collaborazione con Treedom i vivai gestiti da Tsiryparma sono aumentati al numero di 22 per produrre in tutto 50.00 piante all'anno. -
2022
Febbraio, 2022la collaborazione con Treedom giunge al suo apice. Tsiryparma gestisce 55 vivai producendo all'incirca 150.000 piante all'anno. -
2023
Febbraio, 2023si arresta la collaborazione con Treedom e si apre quella con l'associazione ASAMA, Evertreen, Iteraka e la Chiesa Valdese. Tsiryparma gestisce ora una decina di vivai producendo circa 50.000 piante all'anno. -
2025
Febbraio, 2025Tsiryparma gestisce una decina di vivai per la produzione di circa 60.000 piante all'anno. Rafforzata la collaborazione con Iteraka per lo sviluppo del progetto carbonio.