Aggiornamento mese di agosto 2020

Ciao a tutti,

siamo tornati da Vohidahy mercoledì 26 agosto. Come al solito è stata una missione intensa, ma questa volta il sole è stato con noi per tutto il tempo e quando c’è il sole e c’è caldo è tutta un’altra storia. Per me più che una missione è stata una vacanza. Ho vissuto, in una settimana, dei momenti di beatitudine indescrivibili. Ci siamo addentrati nella foresta di Sahamapahy per andare a prendere le foto per Treedom nel villaggio di Sahanimony, in cui ci sono dieci persone che fanno parte del progetto adozioni. Ci hanno donato un’anatra per ringraziarci dell’aiuto che gli diamo per piantare caffè, pepe selvatico e vaniglia.

Non mi capita spesso di addentrarmi nella foresta, anche se lei è il vero motivo che fa girare tutte le nostre azioni. Ogni volta che m’immergo in essa e osservo le moltitudini di piantine, piante, forme, odori che vi escono mi dico che la diversità che c’è in quel luogo è il vero motivo della nostra esistenza. Dio ha voluto che la vita sia diversa e multiforme, abiti lo stesso posto in pace ed in armonia, si conviva e ci si aiuti a crescere. Lì ne è l’esempio concreto e nessuno vuole prevalere sugli altri come specie unica.

Nella nostra base in foresta a Sahamapahy, dove abbiamo uno dei nostri vivai, abbiamo installato un impianto di captazione dell’acqua dal torrente che scende dalla foresta, in modo che i vivaisti possano innaffiare più agevolmente le piantine. Anche noi possiamo beneficiare di acqua ancora più pulita quando ci rechiamo alla base.

Siamo stati alla base tre giorni e ne abbiamo approfittato per pescare nei nostri stagni, ma anche sistemarli in previsione di fare riprodurre le carpe adulte nel mese di ottobre. Abbiamo scavato altri 2 piccoli stagni ed ora in tutto sono  14. Cinque per la riproduzione e l’allevamento dei pesci riproduttori e 9 per l’allevamento dei pesci piccoli.

Figura 6: In primo piano il capanno che funge da sala da pranzo e sotto con il tetto in paglia il capanno della cucina che stiamo rifacendo interamente di nuovo.

Abbiamo iniziato i lavori per sostituire il capanno vecchio con il tetto in paglia e la paleria marcia con uno nuovo. I pali sono ricoperti alla base di cemento armato per proteggerli dall’umidità ed il tetto non è più in paglia ma in lamiera. Tale capanno ospita sotto le pietre per sostenere le pentole, accendere il fuco e cucinare. A fianco c’è il capanno con la tavola adibito a sala da pranzo.

Stare nella cappellina al tramonto, in compagnia di Gesu, la sua mamma e l’Arcangelo Michele, quando il sole si nasconde dietro le montagne a ovest, tra i gridi dei lemuri, con il cielo sopra azzurro intenso, mentre le valli in basso si oscurano piano piano, è una sensazione di pace paradisiaca. 

Giù in valle, al nostro centro agricolo abbiamo installato l’impianto fotovoltaico: un pannello solare, una batteria, un regolatore ed un convertitore. Il tutto ci permette di produrre energia a 220 volt e dunque far funzionare 10 lampadine e anche il video proiettore.

Figura 8:Il pannello solare da 150 watt installato sopra il tetto del centro agricolo.

La comunità cattolica ha incominciato a trasportare i mattoni ancora crudi dal luogo di produzione, vicino alla risaia, al luogo di cottura, proprio di fianco al centro agricolo, dove verrà costruita la canonica del Padre Jean Marcel. Intanto una squadra di muratori sta terminando la produzione di altri 20.000 mattoni e tra circa dieci giorni inizieranno i lavori di costruzione della canonica utilizzando i mattoni cotti. Tsiryparma ha fornito un appoggio per la costruzione di circa 2.000 euro mentre altri 2.000 euro sono stati donati dal Centro Missionario di Parma ed il Vescovo.

Abbiamo sostituito i rubinetti rotti delle fontane del mercato di Vohidahy e abbiamo riparato un tubo che presentava una perdita. Ora l’impianto funziona nuovamente ma la fontana dell’ospedale è danneggiata in maniera più consistente, e per ripararla c’è bisogno di un tecnico che porti i materiali specifici per sostituire il tubo. Dunque è stato realizzato un incontro con i commercianti che abitano al mercato e con i responsabili di ciascuna fontana per cercare di strutturare un organo di gestione delle fontane. L’incontro si è realizzato al mercato ed era presente anche la dottoressa responsabile dell’ospedale. Purtroppo responsabili del comune non erano presenti poiché disinteressati alla gestione dell’impianto.

Il lavoro per Treedom procede a gonfie vele. Cinque contadini hanno piantato più di 4.000 tefrosie sui loro terreni privati. Ad ottobre potremo prendere le foto di queste piantine in accrescimento. L’associazione di Ambodilendemy ha piantato caffè e tefrosie su di un terreno comunitario. I giovani di Maromandia hanno realizzato un rimboschimento di acacie su di un terreno comunitario a poche centinaia di metri dal centro agricolo. La squadra di calcio di Vohidahy ha chiesto un appoggio di circa 2.000 euro per comprare mute, palloni, scarpe e reti e per questo si vuole impegnare a piantare piante fino a raggiungimento della cifra richiesta. Infatti, per ogni pianta piantata, che non venga prodotta nei vivai gestiti da Tsiryparma, diamo un contributo di 30 centesimi. Ossia per avere 2.000 euro i ragazzi della squadra di calcio devono produrre e trapiantare circa 6.700 piantine.

Abbiamo realizzato due riunioni separate con i responsabili delle due comunità locali di Vohidahy, il VOI Taratra ed il VOI Ezaka. A settembre i contadini di Vohidahy iniziano a bruciare i loro terreni per coltivarvici sopra i fagioli, mais, riso, manioca e patata dolce. Altri tagliano e bruciano la foresta illegalmente. In previsione dell’inizio della stagione degli incendi, seguita poi da quella delle piogge, abbiamo deciso di realizzare due missioni di sensibilizzazione alla popolazione di Vohidahy per prevenire il propagarsi dei fuochi. Le missioni della durata di circa 7 giorni, verranno finanziate da Tsiryparma e prevedono l’impiego di 5 responsabili di ciascun VOI, accompagnati dai tecnici di Tsiryparma e un responsabile del comune di Vohidahy.

Nel villaggio di Ambohijanahary a 15 km da Vohidahy abbiamo realizzato la prima formazione in apicoltura per 20 membri della zona. Abbiamo prima trasportato da Ambositra le assi e i quadri per assemblare sul posto 40 nuove arnie. Le arnie sono state distribuite ai 20 membri dell’associazione di apicoltori, alcuni dei quali disponevano già di arnie tradizionali. Grazie alla nostra nuova centrifuga sono riusciti a raccogliere ad agosto 200 kg di miele di eucalipto. Con le nuove arnie moderne si spera il prossimo anno di triplicare la produzione. L’allevamento di api è un incentivo importante per sensibilizzare le persone a non bruciare la foresta ed i terreni perché le api se ne vanno con il fuoco ed il fumo.

Sempre nel villaggio di Ambohajanahary abbiamo iniziato la costruzione del ponte che permetterà di raggiungere Vohidahy per quella strada più breve e meno dissestata. Il ponte interamente finanziato da Tsiryparma prevede un consistente impegno da parte della popolazione locale per il trasporto delle pietre, della sabbia e dei legni. Una volta costruiti i 4 piloni andranno adagiati sopra 12 tronchi di 9 metri di lunghezza ciascuno a cui verranno poi inchiodate le assi per permettere il passaggio di pedoni e moto.

In generale dunque, procede tutto a gonfie vele, e grazie alla stagione secca possiamo andare ancora più forte. Unica mancanza è la partecipazione da parte del comune a tutte le attività che stiamo realizzando. Nei giorni che eravamo a Vohidahy, la sede del comune è stata scassinata, la cassaforte è stata aperta e distrutta e questa è una loro ulteriore scusante per astenersi alle varie attività. Al contrario, invece, sarebbe un loro dovere aiutarci nella gestione delle fontane, nella riparazione del ponte e della strada e nell’appoggiare i VOI nella gestione forestale. Purtroppo anche se il Sindaco è giovane e neoeletto si sta tirando indietro dalle varie responsabilità. Noi comunque insistiamo e speriamo che possa pian piano cambiare di mentalità.

Con affetto,

Nicola