Iniziata la costruzione del Centro di Formazione Agricola e di Alfabetizzazione per adulti

Nel mese di luglio sono iniziati i lavori di costruzione del nuovo Centro Agricolo a Vohidahy. I lavori sono partiti veramente dalla base con la produzione di pietre per fare le fondamenta e i mattoni per fare i muri.

Ora sono già state posate le fondamenta e ad inizio settembre una squadra di muratori di Ambositra inizierà ad innalzare i muri.

La costruzione prevede una spesa di circa 30.000 euro compreso l’arredo interno e l’impianto solare elettrico. Una struttura di 15 m per 6 m di larghezza con una grande sala al piano terra, tre stanze da letto al piano superiore, cucina e deposito. A tale struttura si affiancheranno poi docce e WC, casette per l’allevamento di maiali, galline e conigli. Una vera innovazione per il Comune di Vohidahy, sia per il fatto di essere una struttura in cemento armato, sia per il progetto ambizioso di trasferire tecniche agricole innovative ad una delle popolazioni più tradizionaliste e arretrate della diocesi di Ambositra. Nei villaggi dei comuni di Vohidahy, i maiali pascolano liberamente in compagnia di bimbi e adulti. Frequenti sono le morie di polli e galline non vaccinati. Le produzioni di riso sono le più basse della Regione. Raro è trovare frutta e verdura al mercato. Le attività più remunerative sono rappresentate dalla raccolta non regolamentata di anguille, gamberetti e pesci di fiume. Un comune verde, immerso nella natura, che deve importare riso dalla cittadina di Ambositra, il caffè da Manakara a 700 km di distanza, i piccoli maialini, pesciolini, api regina da altri comuni dove già sanno farli riprodurre. Da Vohidahy esce solo rhum prodotto dalla canna da zucchero e banane, mentre il traffico dei tronchi di legno di palissandro, vede il suo tramonto, visto il massiccio sfruttamento avuto fino ad oggi. Un comune verde con la maggior piovosità annua della Regione che non sa produrre ortaggi e frutta.

Le potenzialità della zona sono enormi dal punto di vista agricolo ma il tradizionalismo e la pigrizia mentale, l’an-alfabetizzazione, la mancanza di esempi concreti, sono un freno allo sviluppo della zona.

Grazie all’appoggio dato dal nuovo parroco neo-assegnato Jean Marcel Rafanomezantsoa, la costruzione sta procedendo a gonfie vele nonostante i difficili disagi di trasportare più di 10 tonnellate di cemento e ferro a dorso d’uomo per almeno 15 km, dove appunto il camion si deve arrestare. Grazie appunto all’aiuto e sensibilizzazione operata da padre Jean Marcel la popolazione locale si impegna gratuitamente in alcuni lavori di trasporto materiali.

Si prevede di concludere i lavori di costruzione a dicembre 2017. Dunque si procederà ad arredare la struttura e ad installare l’impianto elettrico per renderla funzionale a maggio 2018.

lavori comunitari di scavo delle fondamenta.

 

 

stato attuale dei lavori con le fondamenta posizionate.