Iniziato il progetto per la raccolta sostenibile del pepe selvatico

E’ iniziato a settembre 2015  il progetto per la tutela e la raccolta sostenibile del pepe selvatico.

una pianta tutrice della liana del pepe selvatico tagliata indiscriminatamente
una pianta tutrice della liana del pepe selvatico tagliata indiscriminatamente

Il pepe selvatico del Madagascar è una spezia scoperta solo di recente (intorno al 2007) per le sue virtù gastronomiche e di conseguenza si conosce pochissimo a riguardo della pianta che la produce. Si tratta di una liana che cresce solo in foresta naturale e si sviluppa su piante tutrici raggiungendo altezze anche di 25-30 metri, fruttificando spesso ad altezze ed in posizioni poco accessibili alla mano del raccoglitore. Per questo e anche per velocizzare i tempi, i raccoglitori preferiscono tagliare la pianta tutrice e spesso anche la liana e quindi raccogliere i frutti direttamente al suolo. Questa tecnica distruttiva è alla base della precoce estinzione della specie delle liane di pepe selvatico, mentre ad oggi non si conosce ancora con certezza il suo nome botanico e il numero di varietà presenti. Oltretutto la liana non è ancora stata oggetto di domesticazione ed è per questo che il frutto viene comunemente definito come pepe selvatico anche se botanicamente non è parente del pepe.

L’intervento si prefigge di installare un sito pilota per sviluppare azioni che permettano di individuare un protocollo di utilizzazione sostenibile e certificata del pepe selvatico, in modo da poter raccogliere questa spezia nel tempo senza compromettere l’esistenza della specie e permettere l’entrata di nuovi redditi per le popolazioni circostanti la foresta.

Gli obiettivi specifici riguardano:

  1. Favorire una gestione sostenibile e duratura della foresta ;
  2. Creare una filiera organizzata e funzionale per l’utilizzazione sostenibile del pepe selvatico ;
  3. Migliorare le condizioni di vita della popolazione locale generando nuovi redditi dalla vendita del pepe selvatico;
  4. Domesticazione e moltiplicazione delle liane di pepe selvatico.

 

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il frutto del pepe selvatica
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la liana si arrampica su alberi tutori

 

 

 

 

 

 

 

Si stima che un chilogrammo di pepe fresco possa venire pagato 4.000 Ar contro i 2.000-3.000Ar che venivano pagati in precedenza. Questa surplus del 100% deve essere considerato come un valore aggiunto che il progetto paga ai raccoglitori per giustificare una raccolta sostenibile, equa e solidale e motivarli a non tagliare le piante tutrici ma piuttosto a lasciare sulla pianta i frutti non raggiungibili. Saranno realizzate sensibilizzazioni e formazioni a livello della popolazione per il loro coinvolgimento e promuovere l’utilizzazione sostenibile della risorsa pepe selvatico.

piantine di pepe selvatico che crescono in vivaio
piantine di pepe selvatico che crescono in vivaio
Il progetto è finanziato in parte dalla azienda Sambava Epice, che commercia spezie in Madagascar e in parte da fondi propri di Tsiryparma.